Questo lavoro è frutto di una collaborazione tra Luisa Siddi ed Erik Chevalier. Sono scatole da trasloco di ciò che vorremmo spedirci nel futuro.
Fotografare è costringere un essere vivente ad entrare in uno spazio a due dimensioni, con una doppia condanna: essere privato della profondità ed essere costretto a durare nel tempo.
L'esperimento, condotto con estremo rigore surrealista, vuole verificare se è possibile provare dell'empatia verso gli esseri viventi sottoposti al trattamento fotografico.