"Diffida di chi viene a mettere ordine"
Denis Diderot
adagetto andante
(con dedica esplicita allo sgombero del
campo rom di cagliari)
L'oboe
è insidioso, seguirà dell'altro.
Non
farti ingentilire dagli archi, arrivano troppo presto, quel loro gran
dispiegamento insospettisce.
Le
percussioni soggiaciono ad libitum. Puoi alzarti ora e lasciare il
concerto, conosci la partitura, trita e ritrita, uno sguardo al
libretto: l'ennesima esecuzione de “L'integrazione”. Questa volta
ancora più pasticciata del solito- già noiosa di suo- perché
diretta da un povero mentecatto di poco talento, con ben altri
maestri alle spalle, che mai avrebbero voluto rischiare la carriera,
dirigendo una sinfonia del genere e hanno trovato lo scemo del
villaggio.
Lascio
anch'io il concerto e la metafora musicale. E, anche se mi scoccia,
divento prosaica.
Ho
avuto la fortuna di essere stata invitata nelle loro case e non ci
sono andata.
Ci
sono entrata, non più invitata, quando loro sono stati portati via.
Ho visto ciò che lasci, quando devi lasciare indietro e in fretta
casa tua.
(Spero
che non mi tocchi.)
La
prossima è migliore, lo dicono tutti. i giornali.
Ai
vigili urbani, arrivati dopo solo 15 minuti di scatti nel campo
sgomberato, mi presento come giornalista. E mi vergogno.
La
prossima casa e vita è:
-in
23 persone stipate in due case fatiscenti di un paese che, secondo le voci grosse,
proclama un progrom;
-in
altre due centri urbani che non vogliono stare indietro;
-in
un ex seminario, con orari di entrata e uscita e senza poter ricevere
visite, nemmeno dei tuoi parenti.
Ti
ricordi le percussioni che soggiaciono? Ci sono sempre, accompagnano
il tempo della solidarietà: “Se non prendi le case, ti portiamo
via i bambini”. Ma non erano loro a rubare i bambini? Ah no, quel
gran dispiegamento d'archi, ci avrei dovuto pensare.
Quindi
si lascia il campo e si va a vivere nelle case, al tempo che- per
altri-è di valzer.
E
mentre si volteggia, c'è un contratto d'affitto di mille euro a nucleo familiare, per un
tugurio in provincia e i fascisti che fanno le ronde.
Il comune
dice di pagare il primo anno o un po' di più, dopo si arrangiano,
saranno integrati.
Il primo e l'ultimo movimento in una sinfonia, spesso, sono nella stessa tonalità. Spesso, non sempre. Potrebbe non essere l'oboe a chiudere , infatti Stravinskij non lo ha fatto. Il contemporaneo è fatto di tanto. Chissà che non c'entri di nuovo la rivolta.