Tutte le foto pubblicate in questo blog sono di Luisa Siddi, tranne diversa indicazione in didascalia

venerdì 20 luglio 2012

Corpi senza le ali


Ho paura di volare, perché volare è bellissimo.


Se esistesse un rappresentante commerciale del prodotto essere umano (forse c'è) il suo campionario sarebbe in un aeroporto. E' diverso dalla stazione ferroviaria, dalla fiera campionaria, dalla prigione, nell'ora d'aria (questa l'ho messa perché fa rima, ma è una forzatura, anche se logica).
Oggi non ho paura e osservo. C'è una donna di circa 70 anni, con i capelli grigi, in impeccabile caschetto alla francese. Io con il mio taglio punk, fucsia e fuori età, attiro un po' l'attenzione. Mi facilita l'incontro degli sguardi. Una bimba, con fantastica gonna di pizzo sangallo rosa, ciuccio in tinta, non abbassa gli occhi, mi fissa. Primo volo, piccina. Sarà bellissimo e forse te lo ricorderai. Una venticinquenne abbronzata, dovrei dire abbrustolita, dal week end in Sardegna, si avvicina al check in con l'aria annoiata di chi timbra il cartellino da 25 anni. Gli scienziati, in viaggio per qualche congresso, li riconosco a vista. Hanno lo zainetto, l'occhio curioso (anche qui!) e vestono male quanto me, ma più giustificati.
Straniere interessate.
Io non capisco perché si debba nascondere l'emozione di volare. Non è naturale, volare. Volare è strano. Sicuro, d'accordo, qualunque cosa voglia dire. Ma è strano ed è bellissimo. Tienilo nel tuo sguardo. E' la memoria di un essere bipede, senza ali, che trova il modo per andare in alto, molto più in alto di quanto gli concederebbero i suoi muscoli flessori. Altezze guadagnate, godiamocele. E via quell'espressione annoiata..
Non mi hanno dato il posto-finestrino.