Tutte le foto pubblicate in questo blog sono di Luisa Siddi, tranne diversa indicazione in didascalia

mercoledì 9 settembre 2015

Diario veronese 3



La terza parte si scrive in aereo. Così sembra una conclusione.


Ieri, con le lucertole che mi accompagnavano a ogni spostamento (ma le vedo solo io?), ho attraversato Verona più e più volte, secondo svariate direzioni. 


Sempre sulle tracce del Torbido, mi godo una San Zeno bellissima. In basilica evito di tirar fuori Fou, Ben e Br, li riservo per il Duomo 


Tra tutti questi spostamenti accadono varie cose, pensavo di non raccontarle, ma almeno una la racconto: piccola libreria dell'usato, entro e chiedo se hanno solo narrativa. La signora, graziosa, gentilissima e candida mi risponde: "Cosa intende per narrativa?" . Ma, infine, incontro un compagno della Città del Nord con una compagna della Città dell'Est e insieme sembriamo una versione del mago di Oz, appena troveremo l'ovest.



Il surrealismo magico irrompe in scena dopo appena mezz'ora di chiacchiere: si siede a tavola con noi Gherasim Luca e insiste per unirsi agli altri tre. Lui, il poeta, l'inventore dell'amore, si accomoda nel mio zaino. La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente. Rassicurante, rivolto agli altri tre, esordisce:" Tutto è irrealizzabile nell'odiosa società di classe, tutto, compreso l'amore, la respirazione, il sogno, il sorriso, l'amplesso, tutto, tranne la realtà incandescente del divenire".