foto: Laura Felline e Ignoto |
" ...Il caso di una madre che, nella Foresta Nera, aveva fatto una fotografia al figlioletto di quattro anni. Consegnò la pellicola da sviluppare a Strasburgo. Subito dopo scoppiò la guerra (1914) e la donna non fu più in grado di ritirare la pellicola. La diede per persa. Nel 1916 comprò a Francoforte sul Meno un'altra pellicola per fare una foto alla figlia che le era nata nel frattempo. All'atto dello sviluppo la pellicola si rivelò impressionata due volte: la seconda immagine era la foto che aveva fatto al figlioletto nel 1914! La vecchia pellicola non sviluppata era capitata non si sa come tra le pellicole nuove e quindi rimessa in vendita..."
La sincronicità di Carl G. Jung
Mi è successo qualcosa del genere, senza l'attenuante di una guerra mondiale in corso. Laura ha iniziato a fotografare. Dal cassetto delle pellicole vergini prendo un rullino con la linguetta fuori. E' senza scatolina, ma vai a capire perché, dò per scontato che sia nuovo. Lei riparte per Barcellona dove lo impressiona e lo sviluppa. Il risultato è un gatto catalano che vola sopra i tetti di Cagliari. Lei ha chiamato queste foto "i sogni di Herman".
Da qui il desiderio di dare un aiutino alla sincronicità. Esercizio per tutte e tutti: prendete una pellicola vergine e impressionatela a vostro piacimento. Poi passatela a chi vi è complice di giochi, che la impressionerà una seconda volta...
Noi del gruppo Plinio a Pompei, ci proponiamo di farlo con il medio formato, per goderci meglio i dettagli. Chissà se lo faremo.